Ambientato subito dopo l'unificazione tedesca del 1990, il salto nella fiction di Helke Misselwitz è una tragica resa dei conti con il razzismo e le tendenze reazionarie in un luogo perduto e privato della sua identità. Il titolo originale del film si riferisce a un villaggio chiamato Herzsprung, vicino all'autostrada che collega Berlino ed Amburgo, ma descrive anche l’innamoramento. L'opera con le splendide riprese segue Johanna, una giovane vedova senza lavoro che inizia una relazione con un uomo di colore che lavora in una tavola calda vicino all'autostrada. Non tutti accettano il loro amore. Sebbene Misselwitz trovi un po' di tenerezza per tutti i personaggi, c'è una profonda disperazione che culmina in un urlo la cui eco risuona ancora oggi.
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